Intercooler, la rivoluzione nel mondo dell’auto

Si era nei primi Anni Ottanta, quando i primi intercooler vennero utilizzati in una auto, un qualcosa che, di fatto, andò a rivoluzione l’intero settore automobilistico. In linea generale, questo elemento meccanico, oggigiorno equipaggia i motori turbocompressi, i quali funzionano con la sovralimentazione e sono posizionati nella parte anteriore di un’auto.

Qual è l’uso dell’intercooler in un’auto

Seppure sia, oramai, entrato a far parte del lessico quotidiano, non tutti sanno esattamente quale sia l’utilizzo dell’intercooler in un’auto. Senza dover entrare in troppi dettagli e tecnicismi, è sufficiente sapere che fondamentalmente è un cosiddetto scambiatore d’aria.

Più in particolare, il suo utilizzo in una macchina consente di andare a far aumentare la densità dell’aria e, grazie a ciò, l’auto avendo a sua disposizione una maggiore quantità di comburente, potrà andare a sfruttare al meglio tutte le potenzialità della cilindrata.

In oltre, la sua presenza consente che non si possano innescare tutti quei caratteristici fenomeni di precombustione che possono insorgere a causa di una eccessiva temperatura. In altre parole, la sua missione è, perciò, quella di andare a raffreddare l’aria prima che questa raggiunga il motore del veicolo per ottimizzare la combustione.

Per una migliorata combustione

Quindi, contrariamente a quanto si possa ipotizzare, il principio del suo funzionamento è molto semplice. La maggior parte dei produttori di automobili provvede a posizionarlo proprio accanto al radiatore del sistema di raffreddamento.

In conclusione, con esso si densifica il flusso dell’aria e, di conseguenza, si potrà migliorare la combustione come pure la potenza generata dall’auto.

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